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La Chiesa Russa di Firenze: un incontro culturale e artistico

A Firenze, culla del Rinascimento, a pochi passi dai viali di circonvallazione che delimitano il centro storico, è impossibile non notare le policrome ed esotiche cupole a cipolla della Chiesa Ortodossa Russa, che, coronate da luccicanti croci dorate, si rispecchiano nelle acque del torrente Mugnone e riflettono orgogliose i raggi del sole.

Baluardo dell'Ortodossia nella città che nel 1439 aveva ospitato la delegazione proveniente da Costantinopoli (ritratta in guisa di “Cavalcata dei Magi” da Benozzo Gozzoli negli splendidi affreschi di Palazzo Medici Riccardi) e dove si era proclamata l'effimera Unione tra cristiani d'Occidente e d'Oriente. Le chiese in via Leone X sono in verità due: una superiore dedicata alla Natività di Cristo e una inferiore, ipogea, intitolata a San Nicola Taumaturgo. Questo in onore di di Nikolaj Demidov, la famiglia Demidov, infatti, donò all comunità Russa Ortodossa l'iconostasi, le icone e le suppellettili della propria cappella di San Donato in Polverosa.

La chiesa superiore della Natività di Cristo

 Oltre ad essere un gioiello artistico e un riferimento per la comunità russa, le due chiese, edificate ai primi del '900, sono uno splendido esempio di collaborazione. Infatti, Michail Preobraženskij, l'architetto autore del progetto, nel dar vita a un edificio in stile barocco moscovita deliziosamente russo, ben conscio delle risorse e delle peculiarità del territorio, ha coinvolto maestranze e professionisti italiani, tra cui l'ingegnere fiorentino Giuseppe Boccini, e impiegato materiali tipici locali, quali la pietra serena e il marmo.

È così dunque che mosaicisti veneziani hanno lavorato sui disegni di un pittore russo, Fedor Rejman; il marmista genovese Giuseppe Novi e il carrarino Paolo Tiscornia hanno realizzato la splendida iconostasi donata dallo zar Nicola II, mentre i giovani pittori dell'Accademia di San Pietroburgo hanno dipinto gomito a gomito con il bolognese Giacomo Lolli. La costruzione è delimitata da una cancellata in ferro battuto ad opera delle Fonderie Michelucci di Pistoia ed a decorare l’edificio troviamo le maioliche della Manifattura Cantagalli di Firenze. Per accedere alla chiesa si attraversa un portale ligneo intagliato da Rinaldo Barbetti e ispirato alla Porta del Paradiso del Ghiberti.

La chiesa inferiore di San Nicola il Taumaturgo

È così dunque che sguardi, mani e menti appartenenti a orizzonti culturali diversi si sono incontrati e hanno creato un tempio che è Cristiano Ortodosso e certamente Russo, ma è anche Fiorentino e Italiano.

A partire dallo scorso dicembre la nostra associazione collabora con la comunità russa ortodossa di Firenze nell'organizzazione di visite guidate in lingua italiana alla chiesa. Seguite la nostra pagina Facebook o contattateci alla mail prenotazione@goodworldcitizen.org per informazioni e prenotazioni.

Caterina Garzonio

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